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Il futuro di Lentini e Carlentini: l’eterno fil rouge dell’indissolubilità

Dalla fondazione calcidese nell’VIII secolo a.C. la prima al decreto imperiale spagnolo in omaggio a Carlo V nel 1551 la seconda. Origini diverse, popolazione gradualmente sempre meno differente, egual territorio. Lentini e Carlentini han vissuto secoli di grandi sodalizi e di profonde divergenze, di intenti comuni e di collocazioni socio-politiche differenti, di brillanti fioriture e di cocenti sconfitte.

L’emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 3 Novembre 2020 – firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e in vigore a partire dal 6 Novembre – presenta, nel suo architrave giuridico-normativo, una ripartizione delle Regioni italiane in tre distinte aree di criticità (gialla, arancione, rossa) al fine di contenere l’emergenza da Covid-19 (il cd. Nuovo Coronavirus). La Sicilia, com’è noto, rientra nella zona arancione e dunque, tra le restrizioni contemplate dal provvedimento amministrativo in analisi, si annovera il divieto in entrata e in uscita da un Comune all’altro (salvo che per esigenze lavorative, di studio, di salute e per altre comprovate necessità).

Giuseppe Conte (1964) è un politico, giurista ed accademico italiano. Dal 1° Giugno del 2018 è Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana | Fonte: clicca qui

Come accadde per la prima ondata, si ripresentano nuovamente ai cittadini le – giuste – limitazioni agli spostamenti i cui effetti, per quanto concerne l’ambito leontino, sembrano acuirsi per via di quelle connessioni che ravvicinano le nostre due città. Se volessimo (per paradosso) dare un merito al virus, quest’ultimo si tradurrebbe nella pragmatica capacità di saper mettere in risalto una verità che tutti ben conosciamo: l’odierna interdipendenza – sotto i profili familiari, territoriali, economici – tra i nuclei urbani di Lentini e Carlentini.

Dalla fondazione calcidese nell’VIII secolo a.C. la prima al decreto imperiale spagnolo in omaggio a Carlo V nel 1551 la seconda. Origini diverse, popolazione gradualmente sempre meno differente, egual territorio. Lentini e Carlentini han vissuto secoli di grandi sodalizi e di profonde divergenze, di intenti comuni e di collocazioni socio-politiche differenti, di brillanti fioriture e di cocenti sconfitte. Oggigiorno i campanilismi, le titubanze e i pregiudizi perdono la loro frivola ragion d’essere; le rivalità e gli scontri influenzano le parole nonché le azioni di una fetta (si spera) sempre più ristretta e (si spera) sempre meno illetterata; gli interessi emergenti, le affinità reciproche e gli scopi condivisi, invece, non fanno che aumentare.

Se da un lato ritengo sia saggio preservare e custodire le peculiarità di ciascuna comunità, dall’altro non posso non rimarcare l’esigenza di un netto superamento di quegli insulsi provincialismi per favorire un progressivo e definitivo slancio culturale. Tali processi richiedono fasi temporali molto lunghe, ove la pazienza e la lungimiranza giocano un ruolo fondamentale nel rinnovamento della mentalità, nell’assorbimento dei concetti, nell’accrescimento generale del senso di unità. Un’operazione per alcuni inesorabile ed estremamente favorevole, per altri fantasiosa e decisamente controproducente.

Museo Archeologico | Lentini (SR) | Fonte: clicca qui

Il legame che intercorre tra Lentini e Carlentini è ben più tetragono di una striscia bianca dipinta sull’asfalto o persino dei vani di alcune abitazioni ricadenti in ambedue i territori comunali. Non ho la presunzione di predire il futuro né tanto meno di voler decidere tempi e modi (vi sarebbero, infatti, parecchi nodi da sciogliere), ma un elemento è ormai pacifico: la fusione tra le due comunità, de facto, è un processo in atto da svariati decenni (per non dire secoli). Il quartiere Santuzzi ne è la prova tangibile. Sperimentare la formula giuridica della cd. Unione di Comuni tra Lentini-Carlentini-Francofonte potrebbe rivelarsi una buona soluzione per migliorare l’esercizio congiunto di funzioni e/o servizi di competenza comunale, in vista di una futura ed ipotetica unificazione di Lentini e Carlentini in un singolo ente.

Una sola città racchiuderebbe entro i suoi confini un territorio vastissimo – dalle porte di Sortino a quelle di Militello in Val di Catania – così come una popolazione di oltre quarantamila anime ricolme di talento e di tradizione associativa, un patrimonio storico-architettonico e paesaggistico di vero pregio, maggiori introiti finanziari, più incisività/potere decisionale. In tempo di crisi e in uno scenario nazionale/sovranazionale sempre più incerto, prediligere di intraprendere un nuovo cammino in simbiosi potrebbe rivelarsi la scelta più oculata.

Perché Lentini e Carlentini, le nostre città, sono due sorelle figlie dello stesso luogo natio chiamato Λεοντῖνοι. Le nostre vite, quindi, sono intrecciate dall’eterno fil rouge dell’indissolubilità. Sta a noi costruire insieme il nostro avvenire.

Parco Archeologico di Leontinoi | Carlentini (SR) e Lentini (SR) | Fonte: clicca qui

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