Quando un individuo dimentica il suo passato, dimentica se stesso. Quando una comunità perde la sua identità, perde l’anima. Quando un territorio smarrisce la sua vocazione, smarrisce le difese immunitarie contro il decadimento.

In una fase storica così cruciale e gravosa, i cittadini di Lentini non devono lasciarsi abbattere dallo sconforto con il risultato di generare ulteriori scollamenti in un tessuto sociale già ampiamente disorientato e frammentato. Non ci vorrà molto prima che l’ultimo granello di sabbia si sarà posato sul fondo della clessidra, sussurrando la parola fine a questi luoghi. Se non interverremo subito, della nostra offesa città rimarranno solo le macerie. Non ci sarà spazio nemmeno per i ricordi più dolci, per i pentimenti più amari e per le lacrime più rabbiose.
Urge, nelle singole realtà locali, apprendere nuovi linguaggi comunicativi, intraprendere nuovi percorsi, immaginare nuovi orizzonti. Focalizziamoci con coraggio sulla parola competenza e sui contenuti, con metodi multidisciplinari e manifesti politico-culturali innovativi, trasversali e, al contempo, ancorati ad una categoria di valori ben definita. Tuteliamo la professionalità, le argomentazioni, la trasparenza. Valorizziamo le sinergie, vere e sincere.

Costruiamo insieme nuovi ponti, culturalmente all’avanguardia oltre che pragmatici, tra la vecchia guardia (dalle analisi sincere e dalle stimate competenze) e le nuove leve (capaci e scevre da personalismi). Istituzioni e compagini partitiche, Osservatori permanenti, Comitati unitari, realtà imprenditoriali e del terzo settore, privati cittadini: una sfida non più rinviabile, che richiede approcci corali e scevri da ogni forma di bieco individualismo. Solo così avremo possibilità di successo, evitando la catastrofe.
Questo non è il momento di soccombere alle tenebre, ma di lottare. Questo non è il momento di fuggire lontano, ma di restare. Questo non è il momento di girarsi dall’altra parte, ma di agire. Qualsiasi cosa accada. Lo dobbiamo ai nostri cari, alle nostre vite e alla nostra Lentini. Siamo tutti chiamati a svolgere – con resilienza – un ruolo ben preciso, per tutelare ciò che amiamo definire casa e per garantire un futuro di riscatto alle rilucenti foglie che cresceranno.
Esiste un’unica via d’uscita, la più ardua, senza possibilità di scorciatoie: avere il coraggio di ripensare ogni cosa e di rimettere tutto in discussione, con sapienza e con spirito di abnegazione.
Alzati e combatti, Lentini.

Fonte dell’Immagine in evidenza: © La Gazzetta Leontina